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La pandemia di Covid-19 ha generato significative implicazioni sociali, legali ed economiche. Nei Paesi oltre il Mediterraneo, segnati da un'instabilità finanziaria inarrestabile e da una continua crisi umanitaria, gli effetti dell'emergenza pandemica sembrano intaccare lo status già vulnerabile delle donne e le relazioni di genere, minacciando i fragili progressi compiuti in queste regioni. Infatti, le misure di isolamento sociale e distanziamento hanno avuto ripercussioni preoccupanti in termini di occupazione e accesso al lavoro, hanno esacerbato episodi di violenza domestica e reso più difficile l'accesso ai servizi essenziali, compresi quelli sanitari. Sebbene la pandemia di Covid-19 abbia ulteriormente evidenziato le vulnerabilità esistenti, si può notare che l'emergenza ha contribuito a mettere in mostra il ruolo principale e il potenziale delle donne. Le donne non solo rappresentano la maggior parte dei soccorritori in prima linea nelle emergenze nei settori sanitario, sociale, dell'insegnamento e dell'assistenza, ma sono state anche molto attive nella creazione di iniziative e imprese a sostegno della risposta alle crisi.

Excessive inflammation contributes to the morbidity and mortality of severe coronavirus disease 2019 (COVID-19) pneumonia. Recombinant human plasma gelsolin (rhu-pGSN) improves disease outcomes in diverse experimental models of infectious and noninfectious inflammation.In a blinded, randomized study, 61 subjects with documented COVID-19 pneumonia having a World Health Organization (WHO) Severity Score of 4 to 6 and evidence of a hyperinflammatory state were treated with standard care and either adjunctive rhu-pGSN 12 mg/kg or an equal volume of saline placebo given intravenously at entry, 12 hours, and 36 hours. The prespecified coprimary outcomes were survival without major respiratory, hemodynamic, or renal support on Day 14 and the incidence of serious adverse events (SAEs) during the 90-day study period.All subjects receiving ≥1 dose of study drug were analyzed. Fifty-four of 61 subjects (88.5%) were WHO severity level 4 at entry. The proportions of subjects alive without support on Day 14 were 25 of 30 rhu-pGSN recipients (83.3%) and 27 of 31 placebo recipients (87.1%). Over the duration of the study, WHO Severity Scores improved similarly in both treatment groups. No statistically significant differences were observed between treatment groups at any time point examined. Two subjects died in each group. Numerically fewer subjects in the rhu-pGSN group had SAEs (5 subjects; 16.7%) or ≥ Grade 3 adverse events (5 subjects; 16.7%) than in the placebo group (8 subjects [25.8%] and 9 subjects [29.0%], respectively), mostly involving the lungs. Three rhu-pGSN recipients (10.0%) were intubated compared to 6 placebo recipients (19.4%).Overall, subjects in this study did well irrespective of treatment arm. When added to dexamethasone and remdesivir, no definitive benefit was

The early detection of symptoms and rapid testing are the basis of an efficient screening strategy to control COVID-19 transmission. The olfactory dysfunction is one of the most prevalent symptom and in many cases is the first symptom. This study aims to develop a machine learning COVID-19 predictive tool based on symptoms and a simple olfactory test, which consists of identifying the smell of an aromatized hydroalcoholic gel. A multi-centre population-based prospective study was carried out in the city of Reus (Catalonia, Spain). The study included consecutive patients undergoing a reverse transcriptase polymerase chain reaction test for presenting symptoms suggestive of COVID-19 or for being close contacts of a confirmed COVID-19 case. A total of 519 patients were included, 386 (74.4%) had at least one symptom and 133 (25.6%) were asymptomatic. A classification tree model including sex, age, relevant symptoms and the olfactory test results obtained a sensitivity of 0.97 (95% CI 0.91–0.99), a specificity of 0.39 (95% CI 0.34–0.44) and an AUC of 0.87 (95% CI 0.83–0.92). This shows that this machine learning predictive model is a promising mass screening for COVID-19.

Sebbene alle società occidentali sia associata l’idea di condizioni di vita più sicure, emerge un vero paradosso causa la maggiore sensibilità al rischio che si rileva. Il concetto stesso di progresso è posto in discussione: la scienza è ritenuta indispensabile nella scoperta dei nuovi fattori di rischio ma, contemporaneamente, dimostra dei limiti al contenimento di altri. Anche la tecnologia, quale variabile prioritaria per la mitigazione del rischio, è associata costantemente a significati ambivalenti, in termini sia di benefici che di pericoli. Inoltre, la valutazione del rischio – il cui impiego si lega sistematicamente alla costruzione di modelli previsionali per la “cura di sé” – rievoca una serie di fattori ambientali, economici e familiari. In questo contesto, l’interesse scientifico si scontra con una realtà in cui l’equilibrio tra il “fare troppo” – con il rischio di derive di sicurezza sanitaria – e il “non fare nulla” – che richiede un lavoro di spiegazione e di rassicurazione – risulta mutevole e sensibile alle vicende del momento. La pandemia da Covid 19 ha dimostrato le notevoli difficoltà, da parte dei Governi, di rispondere prontamente all’emergenza sanitaria e, al contempo, di placare il senso di incertezza insidiatosi nella mente degli individui.

L'intervento programmato è volto ad analizzare la politica messa in atto dalla Commissione europea nel contesto della crisi seguita alla pandemia di Covid-19 in materia di concentrazioni tra imprese.

© 2020, El Profesional de la Informacion. All rights reserved. This study analyzes how the national tourism organizations (NTOs) of Spain and Italy managed their crisis communication to deal with Covid-19. The study examines the messages published by the Twitter accounts of the NTOs from the beginning or the detection of the first patient until one month after the official declaration of the pandemic by the World Health Organization. The results reveal two different ways of managing crisis communications in the face of Covid-19, both in the treatment of the topics and in the timing of publication, at the same time generating different reactions and engagement among users. The Agenzia Nazionale Italiana del Turismo was faster and more active in the first moments of the health crisis compared with the Oficina de Turismo de España. This study can contribute to the development of communication strategies on social media by NTOs during different periods of such crises as well as communication actions to enhance the touristic image of their destinations.

ImagineThe internet stops workingelectricity is cutthe many screens which connect you to the world turn blackyou no longer have access to your bank accountor functioning credits cardsthe walls behind which you retreated fade awayand you find yourself under the open skynow you are like menothing but a “dangerous body” on the streetwhat can you do now?what must you do now?out in the open where an invisible virus lurks?you roamroam the city forfoodinformationand means to protect those you love

Le politiche di sviluppo e gli strumenti per l’attuazione del programma Next Generation EU messi in atto dalla Commissione Europea nel tempo della pandemia di Covid-19 ridefiniscono il quadro di priorità di intervento a scala urbana, puntando su misure sperimentali e azioni pilota in grado di restituire qualità allo spazio pubblico, contrastando sia la povertà ecologica ed economica che quella educativa minorile. Il volume affronta temi emblematici per il recupero dei sistemi insediativi consolidati, riconoscendo all’ambiente costruito il ruolo di incubatore di creatività e di innovazione, con l’obiettivo di approdare a patti di cura per la città. I contributi multidisciplinari presentati nel volume sono stati sviluppati nell’ambito della ricerca Playgrounds e arte per comunità in transizione: patto di cura per le città Play_ACT, nell’ambito del Programma per il Fi nanziamento della Ricerca di Ateneo FRA 2020 – Linea B dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, il cui responsabile scientifico è stato fino al 2022 Serena Viola. La ricerca è stata portata a termine da Giovanni Menna, come responsabile scientifico, da Nicola Flora, co-proponente, da Alfonso Maria Cecere, Gianluigi Freda, Francesca Ciampa, assegnista del progetto, Maria Giovanna Pacifico, aggregati, da Katia Fabbricatti e Maria Rita Pinto, componenti del gruppo di ricerca, con la consulenza scientifica di Flavia Santoianni.

La popolazione deve essere omogeneamente distribuita sul territorio, attraverso azioni finalizzate al decentramento in alternativa alla densificazione urbana, in aree comunque già dotate di infrastrutture, o dove i nuovi collegamenti possano essere realizzati senza nuovo consumo di suolo ma con il recupero di aree già consumate (tenendo conto che circa l’80% del consumo di suolo dipende dalle infrastrutture). Al distanziamento sociale deve corrispondere il distanziamento urbanistico. Si auspicano, infine, azioni tese a dare priorità alla riqualificazione e rigenerazione delle INFRASTRUTTURE, includendo in esse anche le infrastrutture sociali, intese quelle afferenti al welfare in generale, e con particolare riferimento al sistema sanitario e scolastico. In estrema sintesi, la cosiddetta FASE 2 di ripartenza del Paese, non può prescindere dal rispetto dei tre capisaldi citati in apertura, assegnando priorità assoluta a tutte quelle attività proiettate nella direzione auspicata o che mettano in campo provvedimenti di adeguamento ad essa. Dal punto di vista della scala politica comunitaria forse accelerando il processo di unificazione delle nazioni europee nello Stato d’Europa ci consentirebbe di uniformare anche il corpo delle Leggi e delle Norme secondo il principio della unitarietà di governo. Il Governo dei Territori dovrà necessariamente andare verso una semplificazione che non deve essere intesa come rinuncia alla complessità e dovrà essere fondato su tre pilastri: 1) le Ragioni della Natura, come insieme delle caratteristiche intrinseche della natura dei luoghi e migliore destinazione; 2) le Ragioni della Storia, come insieme delle tracce delle stratificazioni delle azioni umane sul territorio e delle sue trasformazioni; 3) le Ragioni della Comunità, come insieme delle esigenze e dei fabbisogni delle popolazioni insediate di abitare, lavorare, muoversi e ricrearsi. Pochi strumenti chiari negli obiettivi da perseguire e nelle metodologie da attuare.